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ArcheoLogia Data 4/2024

ArcheoLogica Data è una rivista annuale Open Access (OA) che offre a ricercatori e professionisti la possibilità di pubblicare articoli Open Access con l’obiettivo di contribuire alla condivisione dei “raw data” provenienti da qualsiasi tipo di indagine archeologica – scavo, survey, remote sensing, indagini geognostiche, analisi archeometriche, studio di materiali, ecc… – e di sostenere la scienza collaborativa, senza limitazioni cronologiche o territoriali.

ArcheoLogica Data 1/2021

ArcheoLogica Data è una rivista annuale Open Access (OA) che offre a ricercatori e professionisti la possibilità di pubblicare articoli Open Access con l’obiettivo di contribuire alla condivisione dei “raw data” provenienti da qualsiasi tipo di indagine archeologica – scavo, survey, remote sensing, indagini geognostiche, analisi archeometriche, studio di materiali, ecc… – e di sostenere la scienza collaborativa, senza limitazioni cronologiche o territoriali.

ArcheoLogica Data 2/2022

ArcheoLogica Data è una rivista annuale Open Access (OA) che offre a ricercatori e professionisti la possibilità di pubblicare articoli Open Access con l’obiettivo di contribuire alla condivisione dei “raw data” provenienti da qualsiasi tipo di indagine archeologica – scavo, survey, remote sensing, indagini geognostiche, analisi archeometriche, studio di materiali, ecc… – e di sostenere la scienza collaborativa, senza limitazioni cronologiche o territoriali.

ArcheoLogica Data 3/2023

ArcheoLogica Data è una rivista annuale Open Access (OA) che offre a ricercatori e professionisti la possibilità di pubblicare articoli Open Access con l’obiettivo di contribuire alla condivisione dei “raw data” provenienti da qualsiasi tipo di indagine archeologica – scavo, survey, remote sensing, indagini geognostiche, analisi archeometriche, studio di materiali, ecc… – e di sostenere la scienza collaborativa, senza limitazioni cronologiche o territoriali.

Paesaggi toscani

«[…] colline di Toscana, coi loro celebri poderi, le ville, i paesi che sono quasi città, nella più commovente campagna che esista.» (Fernand Braudel, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell’età di Filippo II, 1965, p. 49)